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Nelle Piante Medicinali: cosa sono i tricomi?



Nel nostro esempio prenderemo, ovviamente, la cannabis: pianta annuale con infiorescenze pubescenti il cui indumentum è ghiandolare, ossia: una pianta che fiorisce e muore, e sulla superficie dei fiori sviluppa dei peletti che secernono una sostanza.


Questi peletti sono i tricomi, dal greco “trìchoma”, che intende proprio “pelo o peloso”, in quanto ricordano proprio una “peluria”, che si sviluppa principalmente sulla superficie del fiore e delle foglie più vicine ad esso.

Il dizionario Webster definisce un tricoma come: "una crescita filamentosa; nello specifico: una struttura pilifera epidermica presente in una pianta".


Nel caso della cannabis questi tricomi si presentano con uno stelo più o meno allungato ed una capocchia che ricorda un piccolo e sottile fungo, dal colore tralucente che può assumere varie sfumature.

Per chi fosse alle prime armi: da non confondere con i pistilli, molto più lunghi e visibili facilmente ad occhio nudo, solitamente di un colore tendente all’arancione, in maturazione.


é di fatto consigliato utilizzare una lente di ingrandimento di almeno 30x, così da essere in grado di vedere nitidamente i tricomi nella loro interezza.



Perché si sviluppano i tricomi?



La ragione principale della produzione di tricomi da parte della pianta è: l’autodifesa.


All’interno della sostanza secreta dai tricomi vi sono un numero elevatissimo e variabilissimo di sostanze, molecole e composti che sono atti ad avere:


- forti odori, per tenere lontani erbivori ed attirare predatori carnivori;

- aromi dolci, per attirare insetti impollinatori;

- componenti che proteggono dai raggi UV;

- componenti che proteggono da venti sia gelidi che aridi.



Da cosa sono composti e cosa producono i tricomi?



Ed è qui che arriva il bello: tra tutte le sostanze presenti, quelli che noi più ricerchiamo nelle secrezioni dei tricomi della cannabis sono i famosi cannabinoidi, così come i terpeni ed i terpenoidi.


Di questi gruppi conosciamo un elevatissimo e non conclusivo numero di molecole specifiche e composite, ad esempio sono riconosciuti più di 100 cannabinoidi differenti, 200 terpeni ed 80.000 terpenoidi!


In tutto parliamo di una variabilità di combinazioni e proporzioni incredibile, ed è proprio questo che ci permette di ottenere così tanti “strains”, così tante genetiche, differenti di cannabis dagli effetti più disparati!


I cannabinoidi più famosi e ricercati sono il CBD, il THC ed il CBG ai quali vengono riconosciute le maggiori proprietà psicotrope, anti infiammatorie ed antispasmodiche.


I terpeni più comuni nella cannabis sono mircene, pinene, limonene, linalolo e beta-carofillene e non hanno alcun effetto psicoattivo, mentre terpenoidi sono una sostanza simile ai terpeni, ma contengono ossigeno e sono tra gli elementi di maggiore interesse per gli studi di alcune case farmaceutiche.

L’effetto principale della presenza di terpeni e terpenoidi è quello di emanare ciò che il nostro cervello interpreta come odori e profumi.


Vi sono anche altri componenti quali zuccheri, acidi e solventi che vengono naturalmente prodotti e di molti di loro ancora si conosce poco.


Tra questi composti, il diacetile, veniva utilizzato per dare il sapore di “burro” ai pop corn…



Tutte le piante aromatiche producono i terpeni



Quando stai camminando in un bosco, in un frutteto o in un prato fiorito, ciò di cui si riempiono le tue papille sono proprio i terpeni, che noi riconosciamo con il distinto odore di pino, limone, salvia, lavanda, mango e chi più ne ha più ne metta!


Esattamente come per la pianta di cannabis, questi odori servono ad attirare o allontanare specifiche creature, creando delle vere e proprie “barriere invisibili” di profumo che causa una reazione a livello sensoriale e nervoso.



Che cosa sono esattamente i terpeni?



I terpeni sono, in pratica, il sapore ed il profumo naturale delle piante.


Ad esempio: il mircene viene prodotto da piante quali mango, timo e luppolo. Al mircene vengono riconosciute proprietà anti-infiammatorie, analgesiche ed antidepressive e viene utilizzato nelle cure per dolori cronici e tumori.

All’olfatto riporta terra, muschio e chiodi di garofano.


Il limonene invece viene prodotto da menta, ginepro, rosmarino ed ovviamente agrumi. Gli vengono riconosciute proprietà ansiolitiche, anti batteriche ed anti infiammatorie e viene utilizzato nelle cure per problemi alla pelle e bronchiti.

Nell’odore avremo le note note di limone e pompelmo.


Il pinene viene prodotto da pini, funghi e molti alberi ed è sedativo, anti infiammatorio e rilassa letteralmente la mente. Utilizzato abbondantemente nelle cure per perdita di memoria a breve termine ed asma.

Il nostro naso ci dirà basilico e pino, e così via per tutte le altre centinaia di terpeni.


Immagina adesso la possibilità di mescolare e dosare in maniera differente centinaia di terpeni con centinaia di cannabinoidi tutto in una sola pianta: le possibilità di variazioni e studio è così ampia da richiedere cataloghi interi di genetiche di cannabis ognuna con la propria ricetta.


WOW.


Quindi, come già detto, nella marijuana esistono più di 100 tipi diversi di terpeni; tuttavia, ancora, ciò non tiene conto delle numerose variazioni, come quantità e concentrazione, come ad esempio potrebbe essere confrontare un limone con un’arancia: entrambi i frutti contengono esattamente lo stesso tipo di terpene, il limonene, ma in concentrazioni molto diverse.

È sufficiente una piccola variazione della quantità per rendere l'odore, il sapore , ed anche l’intensità del pigmento, del limone molto diverso da quello dell'arancia.



Quanto sono importanti quindi i tricomi della mia cannabis?



Se il tuo scopo è quello di utilizzarla come medicinale: essenziali.


Per la canapa da fibra, olio o sementi i tricomi passeranno ampiamente in secondo piano, in quanto ciò che cercherai saranno altri tratti genetici quali resistenza, combustibilità o quantità di granaglie prodotte


Ma per tutti quegli effetti curativi, omeopatici ed olistici per cui è criminalizzata la cannabis, ciò che cercherai di produrre sono quanti più fiori più ricoperti di terpeni resinosi ed appiccicosi possibile.


I produttori di cannabis possono assumere il ruolo di un alchimista per influenzare gli effetti che provano con l'erba. Non devi accontentarti della composizione chimica del fiore di fronte a te: sfruttando terpeni provenienti da altre fonti, puoi modificare e influenzare ogni singolo effetto che provi e creare esattamente ciò che più si adatta a te ed alle tue necessità.



C’è modo di aumentare la produzione di tricomi?



Come indicato all’inizio i tricomi sono primariamente un sistema di difesa, e qualsiasi cosa che possa mettere in “pericolo” la pianta scatenerà una reazione di autodifesa, quindi il “giusto stress” andrà a causare una produzione maggiore di tricomi.


Ventilazione, stretching e rimozione di eccessivo fogliame già apportano uno stress minimo che induce una produzione più abbondante di tricomi, c’è poi chi vuole esagerare ed arriva anche a spezzare i rami e piantare un chiodo nel fusto per ottenere una reazione da vita o morte, ma da genitore non lo sento come un metodo a me affine.


Le nostre piante sono comunque esseri viventi e pensare di ottenere più latte da una mucca prendendola a calci mi sembra poco sensato.


Un ambiente dalla temperatura, umidità e ventilazione adeguate, con il giusto apporto di nutrienti svolgerà già il 99% del lavoro e porterà ad ottimi risultati.



In conclusione: i tricomi sono una medicina?



Possiamo dire che la sostanza che producono i tricomi della cannabis può essere applicata in molti modi per diversi scopi, tra cui la medicina naturale.


Soprattutto nella medicina olistica ciò che sono aroma terapia, cromo terapia e massaggi ayurvedici svolgono un lavoro fondamentale sul benessere generale di un paziente, che da una situazione di disagio vuole ripristinare una situazione di agio.


Niente di meglio quindi di qualcosa che ti fa vedere oltre il dolore, andandolo ad inibire. Qualcosa che stimola le tue endorfine, ricordandoti il profumo dei boschi dove sei nato. Qualcosa che fa tornare l’appetito dopo un periodo di forte stress emotivo.


Le applicazioni di oli al CBD e Full Spectrum apportano sollievo ad atleti, lavoratori ed attempati aiutando a ripristinare le ore di sonno per il giusto riposo.


Potremmo quasi dire che i tricomi della cannabis sono dunque produttori di, perdonate il termine, cellule staminali vegane!



Per oggi è tutto e ti ringraziamo di averci seguito fino a qui!



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