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TeleCanapa di Marzo


Ciao e ben venuto a TeleCanapa, dove ti terremo aggiornato con rassegne mensili di tutte le maggiori novità riguardanti la Cannabis nel mondo.


Ciao e ben venuto a TeleCanapa, dove ti terremo aggiornato con rassegne mensili di tutte le maggiori novità riguardanti la Cannabis nel mondo.In questa uscita:


- Svizzera - Cannabis in Ticino: TiCann approvato dal comitato etico. “Cicileu” per la federazione.


- Europa – Baviera: calano gli incidenti stradali dopo la legalizzazione. Chi lo dice a Salvini?


- Italia – La guerra al settore canapa trova un muro economico da 2 miliardi. Ed arriva Indicasativa Trade a Bologna.


- USA e Mondo – Washington: summit globale per le politiche sulla cannabis. Si preannuncia una tregua?


- Studi e scoperte – La canapa lo ha fatto di nuovo: “trattamento sicuro ed efficace”, per cos'altro?!


- Scoop e gossip – Cosa NON fare con i proventi della cannabis: “Canada, gli scienziati alla ricerca della canna perfetta.”




E prima di passare alla prima notizia, ti volevo ringraziare per aver reso possibile, con i tuoi like ed il tuo supporto, la nostra partecipazione al Buds and Beats Festival di Zurigo come canale mediatico per riportare in Ticino, ed a tutto il pubblico italofono, tutte le ultimissime notizie dai convegni e dai leader del settore a livello mondiale.


Ci impegneremo al massimo per essere all'altezza e riportare con accuratezza informazioni che spesso impiegano anni ad attraversare il passo del Gottardo con live, articoli, interviste ed un reportage finale di questo evento organizzato da Cannatrade.


Imperdibile, la premiazione della Canna Swiss Cup per la miglior cannabis ed il miglior hash Schweiz Gemacht!


Ma andiamo ora a vedere cosa succede in Ticino, dove i tasselli si stanno finalmente incastrando ed il progetto TiCann, “Cannabis in Ticino”, è ad un passo dall'avvio.


Il primo sì ufficiale è arrivato dal Comitato etico cantonale, ora lo spliff passa all’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP), che dovrà dare il via libero definitivo.


TiCann SA si propone di contribuire con dati significativi alla comprensione dell’accesso regolamentato alla cannabis in Svizzera attraverso una rigorosa ricerca scientifica. Riconosciamo la complessità storica legata alla cannabis in Ticino e ci impegniamo ad affrontare questo tema sensibile con trasparenza, integrità scientifica e responsabilità verso la comunità.”


L’iniziativa “Cannabis in Ticino” è un progetto di ricerca completo, progettato per raccogliere dati significativi sui modelli di consumo di cannabis, sugli impatti sulla salute e sugli effetti sociali in un contesto controllato. Il progetto è stato sviluppato meticolosamente per rispettare tutte le normative federali e comunali e non può procedere senza l’approvazione formale dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica, il cui esame della nostra domanda è attualmente in corso.”


Il cantone si è già tirato fuori da qualsiasi coinvolgimento, ma sembra non voler mettere i bastoni tra le ruote dei progetti privati avviati, quindi non resta che aspettare fiduciosi.

Nel frattempo, da Basilea, il progetto WEEDCARE ha riportato, ad un anno dall'avvio, i primi risultati: calano consumi e disturbi psicologici.


Le informazioni, i consigli ed i prodotti hanno supportato le necessità degli iscritti al programma, rendendo la qualità dell'esperienza di medicamento, o ricreatività, migliore e tassata.


( chissà che presto non si debba aggiungere una bustina d'erba al kit di sopravvivenza nucleare...)


Ed in Baviera, una delle regioni germaniche che più ha combattuto la rivoluzione verde, stanno arrivando dati sconcertanti sugli incidenti automobilistici: in calo da quando è stata legittimata la cannabis.


Ovviamente si parla di un calo percentuale minimo, ma sicuramente non è un aumento!


Eppure è uno dei punti scientifici più evidenziati che se si legalizzasse la cannabis sarebbe il caos per le strade, com'è possibile?


Evidentemente le PROIEZIONI TEORICHE avanzate dagli scienziati chiamati in questione si basavano su modelli, quantomeno, rivedibili.


E visti i risultati tedeschi e statunitensi, è un piacere vedere un paese come la Francia, che con tutte le prigioni che traboccano di vittime della guerra alla droga, va a stanziare un finanziamento di oltre 42 milioni di euro per lo sviluppo di 5 progetti di produzione di canapa e lino.


Secondo il governo francese:“I progetti sostenuti sono stati selezionati per la loro potenzialità di creare posti di lavoro nelle regioni e di avere un impatto positivo sull’ambiente.


Grazie al loro elevato potenziale economico, le coltivazioni di canapa e lino possono contribuire alla transizione ambientale dell’industria tessile: riduzione delle emissioni legate al trasporto con colture locali, riduzione dell’impronta idrica rispetto al cotone, macchine che consumano meno energia.Inoltre, le innovazioni legate all’impiego del lino e della canapa in diversi settori (edilizia, sport, automotive, aeronautica, cosmetica, farmaceutica, cartaria e agroalimentare) contribuiscono alla decarbonizzazione dell’industria».


«La canapa e il lino sono simboli del futuro sostenibile della nostra agricoltura e della nostra industria. Sostenendo il loro sviluppo, affermiamo il nostro impegno verso un’ambiziosa transizione ecologica che crei posti di lavoro e rispetti il nostro ambiente. La Francia, leader in questi settori, apre la strada a un futuro più verde, ponendo l’innovazione e la delocalizzazione al centro della nostra strategia”, ha sottolineato Annie Genevard.


( Cioè: da quando in qua è normale che ti venga voglia di andare in Francia? Io non lo sopporto il francese! )


Però c'è lei, colei che chiamò, e che se continua così l'elmo di Scipio lo deve vendere per pagare i conti...


(In Italia ) Il settore della cannabis light ha un impatto economico diretto di quasi un miliardo di euro, con un altro miliardo aggiuntivo di impatto indiretto, e la creazione di 22mila posti di lavoro a tempo pieno

Queste sono le stime appena aggiornate del mercato italiano della cannabis light, relative quindi alle sole infiorescenze, senza oli al CBD e trinciati, messe a punto in uno studio commissionato dall’associazione Canapa Sativa Italia.”


( chi l'avrebbe mai detto che c'erano così tanti hippie che lavoravano...ma perchè non vanno a bruciare qualche Tesla piuttosto? )


Se vuoi vedere la miseria che porta questa gente, puoi recarti al: Canapa Sativa Trade di Bologna l'11-12-13 aprile e per pochi euro avrai modo di vedere il meschino ambiente che si crea in questi luoghi, con stand commerciali, specialità culinarie e conferenze sull'argomento canapa.


Con un settore così ben radicato e tutti i paesi limitrofi che stanziano milioni per supportare ulteriori progetti, sembra ovvio andare contro tutto e tutti, continuando a fare una dispendiosa guerra ad un industria che porta miliardi e sostiene tutte quelle famiglie di chiari malintenzionati.


Per fortuna, c'è la Commissione Europea che prontamente interviene a scudo dei diritti umani... ah, no, quello era Gandalf nella Terra di Mezzo.


La Commissione Europea ha infatti scritto una letterina al governo italiano, che però non apporta nessun obbligo, in quanto non può intervenire fino al momento in cui il super grandioso ddl sicurezza entrasse in vigore.


Solo allora, dal momento in cui 22.000 persone si trovassero in cassa integrazione, ed interi settori dovessero cominciare ad importare prodotti più costosi e di incerta provenienza, e centinaia di imprenditori si trovassero alle prese con spese e costi: legali, di smaltimento o conservazione del prodotto, e debiti con banche e fornitori, solo allora la Commissione Europea potrebbe intervenire...


( un po' come stanno facendo con le varie “guerre” via...quando poi è tutto distrutto regnano sulle macerie... )


Almeno ci sono gli USA che ci rallegrano con le loro aspirazioni di pace nel mondo...(...)...


Si è infatti appena concluso a Washington il Summit Globale per le politiche sulla cannabis.


Il programma era ricco, con sponsor importanti e partecipanti, solo su invito,...difficili da rintracciare.

Ebbene si, per quanto il titolo ed il nome dell'evento fossero fighi, ci è risultato estremamente difficile reperire esattamente chi fossero i partecipanti e quali fossero gli organizzatori.


Tra i vari sponsor possiamo notare nomi importanti quali: Bedrocan, Aurora ed AON, mentre tra le nazionalità dei partecipanti sono nominate rappresentanze da: Austria, Canada, Colombia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Malta, Messico, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Regno Unito...notato la mancanza di qualcuno?


Insomma, per quanto la pagina di presentazione sia appetitosa, per ora non ci è dato sapere che gusto abbia questa zuppa culturale chiamato “Summit Regolatorio Globale della Cannabis”, ma seguiremo gli aggiornamenti sulle loro pagine molto da vicino.


Nel frattempo rimpiangiamo la prima scelta di Trump per il posto di Attorney General, Matt Gaetz, che speranzosamente ancora afferma: “importanti cambiamenti sulla riclassificazione della cannabis

sono all'orizzonte” e “ho sempre creduto che le leggi sulla cannabis dovessero essere basate sulla scienza, non stigma”.


Ci auguriamo che Matt abbia ragione sul POTUS.


Per il momento a noi non resta, appunto, che la scienza, la quale, ancora una volta, sembra dar ragione a quei medici cinesi di migliaia di anni fa.


Lupus: la cannabis come trattamento sicuro ed efficace”, ce lo dice la Dottoressa Valentina Florean esperta in terapia con cannabis.


Ad esempio possiamo avere patologie che determinano dolore cronico, quindi tutte le patologie autoimmuni come artrite reumatoide, sclerosi sistemica, lupus, polimialgia reumatica, fibromialgia, neuropatia diabetica, nevralgia del trigemino, dolori osteoarticolari come l'artrosi o relativi a interevnti di chirurgia maggiore, fino a lombosciatalgia e rachialgia, o dolori secondari a spasticità, spasmi muscolari, come ad esempio nella sclerosi multipla o nella SLA, o in patologie neurodegenrative come il morbo di Parkinson”.


La sfera delle patologie neurodegenerative, continua a speigare la dottoressa, “è un ambito dove la terapia con i cannabinoidi sta trovando particolare spazio proprio perché sono condizioni complesse e progressive dove spesso i trattamenti di prima linea o non sono sufficienti o addirittura provocano l'effetto paradosso”.


( ma che dottoressa è mai questa? Sicuramente è amica di uno spacciatore...)


Non ci resta che archiviare questa “bufala” insieme alle altre. ( immagini )


E seppur apprezzando lo studio canadese sul calo di vendite di alcol dalla legalizzazione della cannabis, ci troviamo un po' in disaccordo con la spesa pubblica con “scienziati incaricati di creare la canna perfetta...


Per quanto ci potremmo aspettare un simile investimento da parte di uno Snoop Dogg o qualcuno del settore, il fatto che migliaia di dollari vengano spesi per migliorare un prodotto che è già stato dimostrato essere nocivo e più facilmente contaminabile, in quanto la combustione è il peggior metodo di assunzione ed analisi sui prerollati parlano chiaro, ci fa un po' girare il grinder.


Se poi ci andiamo ad aggiungere che anche negli USA i soldi reinvestiti nella ricerca sono meno di quelli investiti nella ricerca su alcol (+35%) e tabacco (+40%), mentre il mercato della cannabis porta quasi lo stesso mercato dei due prodotti combinati ed assolutamente non le stesse conseguenze, sembrerebbe che qualcuno stesse facendo il furbetto intascandosi soldi pubblici piuttosto che reinvestirli nel benessere dei cittadini...


( ma come mai, legale o non legale, c'è sempre qualcuno disposto a giocare con la tua salute per le proprie tasche? )


Si conclude così questa nuova, prima edizione di TeleCanapa, io sono Iacopo ed è stato un piacere intrattenerti.


Ti ringrazio per essere arrivato fin qui e se lo hai fatto: un apprezzamento sincero per il tuo supporto fino a questo momento e spero di rivederti nei commenti in futuro.


Grazie di nuovo per tutto, buona primavera e a presto!




 
 
 

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